Da Locarno a Venezia: un sogno di volo in motoaliante
Nel 2023, dopo aver conseguito il brevetto del motoaliante, ma soprattutto per consolidare le mie conoscenze sulla macchina, ho chiesto a Damon se avesse avuto voglia di fare un volo di navigazione nel nord Italia.
Dopo aver discusso verso quale meta volare decidiamo di puntare su Albenga. Tra di me penso: “Wow Albenga…” e già m’immaginavo il tragitto: Piemonte, Appennino ligure, virata stretta sopra Genova e via a svolazzare sopra la costa Ligure. D’un tratto i sapori delle trofie al pesto si sviluppavano sul palato.
Pianificare un volo in Italia: carte, rotte e qualche sorpresa
Considerato che come PIC (=Pilota in Comando) non ho mai volato all’estero, per prima cosa mi ci vuole la carta VFR per l’Italia. Damon consiglia la Rogers, …. e Rogers sia! Dopo due settimane eccola, fresca di stampa. La apro con cura e con grande stupore mi rendo conto che ci potrei impacchettare il televisore di casa, ma non perdo l’entusiasmo (si tratta poi solo di delimitare il settore), e così con gli input ricevuti da Damon comincio a pianificare il volo.
Per prima cosa bisogna evitare gli aeroporti di Malpensa e Linate, le zone regolamentate e puntare il più dritto possibile a sud. Sembra tutto di un facile disarmante, ma poi pensandoci bene mi rendo conto di aver tanta terra piatta e pochi punti di riferimento. Di sicuro c’è l’autostrada A7 (Milano-Genova) da seguire, ma poi sugli Appennini quando l’asfalto sparisce in galleria… Alla fine, grazie all’aiuto di Damon, riusciamo a pianificare il volo e decidiamo la data.
Quando la meteo e il carburante ti fanno cambiare rotta
1° tentativo: Condizioni meteo pessime, decidiamo di fare altro, tanto non migliorerà.
2° tentativo: Condizioni meteo buone, siamo in aeroporto. Prima di far uscire il motoaliante dall’hangar, Damon per sicurezza prende contatto con l’aeroporto di Albenga per sincerarsi che ci sia AVGas così da permetterci di tornare indietro.
L’interlocutrice dalla Liguria risponde candidamente: “No, non ne abbiamo più… la gestione del carburante è passata dall’aeroporto ad un privato e da ieri siamo rimasti a secco. Forse domani arriverà il camion…”.
Ancora una volta, con le pive nel sacco, ci salutiamo e prendiamo strade diverse.
Ancora non c’è carburante? E noi allora cambiamo rotta, puntando per un volo spettacolare verso la laguna
3° tentativo: Condizioni meteo di nuovo buone con vento da ovest. Tentiamo di chiamare Albenga per verificare se c’è AVGas… Nessuna risposta. Ritentiamo, nessuna risposta.
Damon con piglio deciso esclama: “Andiamo a Venezia-Lido!”
In quattro e quattr’otto prepariamo il piano di volo, ultimiamo le formalità doganali e siamo già sopra il San Jorio in direzione Valtellina. Il tempo è fantastico, il volo piacevole, Damon mi rivela qualche trucchetto così da darmi più airmanship in quello che faccio.
Dopo circa un’ora di volo siamo sopra l’aeroporto principale di Venezia: il Marco Polo, così procedo con la canonica chiamata per attraversare la CTR. Dall’alto seguiamo il decollo di un A320 e subito dopo ecco l’ok per il crossing (come quelli veri penso io) ed entrare nel circuito di Venezia Lido Nicelli.
Tutto scivola veloce e senza intoppi. Ricordo con piacere l’avvicinamento dal mare verso la pista in erba e l’atterraggio. L’aeroporto Nicelli è un piccolo gioiello di architettura in stile liberty, talmente ben tenuto che sembra di fare un salto all’indietro di almeno 100 anni. Che fascino!
Da pilota a turista: un pomeriggio tra calli e canali
Prendiamo un vaporetto, da piloti a turisti di Venezia, il passo è veramente breve. Un rapido giro su piazza San Marco, su e giù per calle e ponti sui canali. Il tempo scorre veloce. È già ora di riprendere il vaporetto e pensare al volo di ritorno.
Grazie Damon per l’esperienza veramente indimenticabile!
– Marco Arcuri
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